Kambi di stagjuone

Cambi di stagione

Pensieri smessi.

Se hai un’amica che soffre di shopping compulsivo e magari ha preso una taglia, sei davvero a posto. Se ha anche il tuo stesso gusto nel vestire, soprattutto. O almeno, questo è quello che pensi da quando aggiungere qualche capo colorato e inusuale al tuo guardaroba è diventata ‘the biggest challenge’.

Nella gestione del tuo glamour apparentemente sbiadito adesso ci sono i mercatini, i negozi ‘second hand’, gli incontri tra amiche ormai ‘taglie forti’ dove davanti a mucchi di roba in cui un tempo stavi comoda e che ora ti sembra solo più la seconda pelle di una barbie, vi consolate raccontando dei figli che non studiano, dei mariti distratti, del lavoro che non c’è più. Vi scambiate le cose solo per un gesto di cortesia, o magari pensando alle figlie. Le quali, quando vedono le tue borsate di roba che tenti di definire ‘vintage’, ti guardano inorridite dicendoti: “Mettila pure tu quella roba!” “Certo, a entrarci…” bofonchi tu, mentre prepari la borsa per Rjustika.

Sì, prima funzionava in maniera diversa. Passavi davanti a una ‘boutique’ in centro, sapevi bene che era di quelle care; ti piaceva una gonnellina leggera anche se il clima fuori era ancora gelido? Entravi, provavi e uscivi con mezzo guardaroba, affidando la spesa alla tua solerte carta di credito. Tanto potevi contare sulla certezza gongolante che presto sarebbe arrivato lo stipendio e quel tuo piccolo ‘capriccetto’ sarebbe stato serenamente compensato. Ti dicevi anche che per la tua immagine professionale, in fondo quello era da considerare più che altro un investimento. Tanto ti è chiaro, no? Per compensare la noia nauseabonda e la mediocrità a cui eri costretta pur di avere una certezza a fine mese, ti ci voleva altro che un regaluccio in boutique ogni tanto! Ci stava lo shopping, eccome se ci stava!

No, ora sei sempre più precaria e in ufficio – quelle poche volte che sei chiamata ad andarci, avvisata tre giorni prima come un idraulico – è sempre bene essere a posto e fighissima, per non istillare l’idea che sembri magari un po’ dimessa, nelle curve, diciamo inaffidabile, emotivamente instabile, vaga, preoccupata. No belli, guardatemi, io sono sempre sul pezzo, rampante e rassicurante, anche se in stabilimento ci arrivo a piedi arrancando sul tacco 12 ( ma che dico: 10 – 8 – 6 –mezzotacco e infine scarpappapera). Uffa.

E, se a passarti la sua roba smessa adesso è lei?

Tu regalat tue kose smese per tanto tempo a me. Adeso jo per te: am aperto boutike in mjo paese Karpatje. Se vole tu lavora per me. Roba bela, nuova, cum skuonto. Tu kuontenta?