Le maljtzie di puljtzie

Margherite

Cinquanta sfumature di polvere.

C’è qualcosa di profondamente suadente nella riscoperta della dimensione casalinga. Il nuovo corteggiamento inizia già al supermercato dove di puoi soffermare a palpeggiare ammiccanti e ben tornite confezioni di sgrassanti (che paradosso), disinfettanti, lucidanti. I graffianti no (ricordate la micidiale polvere che ti devastava la vasca da bagno?), quelli rimangano impalati nelle loro amorfe confezioni a cilindro.

La delizia ha inizio quando il sabato mattina – un tempo dedicato a pigre e languide soste a letto in dolce compagnia – dai il via alla tua mattinata ad alto voltaggio con i preliminari, ovvero togliere di torno tutto il disordine sparso concentrandoti, come sempre, sulle esigenze degli altri anziché sulle tue. Poi inizi lentamente a prendere confidenza con lo strumento; può essere una scopa, un aspira polvere, oppure direttamente il mocio, ma quest’ultima è una prerogativa troppo frettolosa, decisamente più maschile, a dire il vero.

Cento colpi di spazzolone.

Ecco dunque che inizia la benedetta fase della scopata. Ti stai deliziando a passare ogni angolo, a spostar mobili, tappeti, sedie quand’ecco che sul più bello, ti ricordi del minestrone che avevi messo su, prima ancora di dedicarti ai preliminari.
La casa ormai è invasa dal fumo e tu ti dai della cretina per l’ennesima volta, sempre li fiera delle tue inutili capacità multi tasking (imparassimo dagli uomini e dalla loro abilità sul multi f******…) Bene, riprendi a scopare, ma è chiaro, hai perso mordente. La scopa ha mollato il suo vigore e sembra collaborare poco. Decidi allora di passare direttamente allo straccio.

I monologhi della candeggina. 

Si e vero, avevi già preparato il secchio con l’acqua e la lisciva durante i preliminari, ma ora se non inventi qualcosa di più piccante,  ti viene voglia solo di metterti sul balcone a fumare una sigaretta. Massì, lo fai, tanto sono solo le nove e mezza. Cielo, quel numero a cui aggiungi la parole ‘settimane’ ti evoca torbidi scenari di seduzione. Inizi –e nemmeno tanto per caso- un dardeggio di sguardi con l’antennista che si arrampica sul tetto di fronte pensando a quanto sarebbe ben più esaltante farlo (sempre con il mocio)  sospesi sulle tegole del settimo piano. E invece il pensiero va a…

Nove settimane senza contributi.

Altro che gratis! Questo signori, è un Signor lavoro. Richiede competenze, ‘skills’ e ‘tools’ sempre più sofisticati, soprattutto se sei anche madre. Un’ora da operatrice domestica dovrebbe essere pagata almeno quanto la somma di ore di un’operatrice ecologica (meglio se esperta in smaltimenti ad alto tasso inquinante), della salute mentale, della ristorazione (a tutte le ore del giorno e della notte), dell’educazione (ça va sans dire; ovvio che devi conoscere a menadito tutte le materie scolastiche, fino alla scuola secondaria). Ma che dico, di una mediatrice di conflitti, di un’esperta in crisis management e analisi  di scenari futuribili; di una pet therapist, di un’ esperta floricultrice e ammaestratrice dei parassiti, di un’arredatrice ed ‘event manager‘. Di un’artista circense, una cabarettista e una psicologa del buonumore. E invece…

Icona dello spolvero hard ma soprattutto Dea della lucentezza, tu che tutti i sabati riesci ad assicurare un climax di benessere profumato, allegro e vibrante al tuo uomo e alla tua stirpe; tu che hai approfondito tutte le malizie e tecniche di pulizia, soprattutto quella della mente…Di più: tu che sei finalmente pronta a cimentarti con le tue nuove competenze e magari a guadagnarti anche uno stipendio: e se fosse maturato il momento di fare il grande salto? Davvero, parliamone.

Mja senjuora imparata cum puljtzje. Adesso esultata di suo nuovo talento e muolto akativant cum nova skuopa. Se vole jo da referentje!