Mja senjuora skriptora

Finalmente la vera storia di Rjustika è anche un romanzo!

Tutto è iniziato nel 2004, quando in un poco più di un mese ho perso due importanti consulenze e, complici una serie di sfortunati eventi, con la mia famiglia siamo rimasti senza reddito, costretti a rifugiarci in un paesino dell’entroterra ligure. Niente più lavoro, casa di proprietà, automobili, computer, collaboratrice domestica.

Proprio lei, la mia colf, mi aveva aiutato a smontare tutto e a caricare quello che restava della mia vita su un furgoncino con un affetto e una complicità veramente particolari. Sono arrivata in Liguria alla ricerca di un nuovo lavoro con il mio gran bel curriculum di consulente strategica, multi lingue, formatrice eccetera eccetera. Niente.

Qualcuno mi diceva: è troppo, sarebbe meglio togliere qualcosa. Ho allora puntato sul turismo giacché parlo correntemente il tedesco e altre due lingue straniere. Mi è stato risposto che sì è una bella signora e in effetti la sua  pronuncia è veramente ottima ma in realtà cerchiamo profili più giovani, ehm… scusi, stagionali.

Mi sentivo sollevata, nella grande difficoltà, a fare ogni tanto il verso alla mia amca Elena e inventarmi qualche battuta condita di sana auto ironia: Mja senjuora impegnata cum suo nuovo lavoro in prekariat… I piccoli sketch che propinavo alle mie nuove amiche del mare avevano già un titolo: ‘Vita Rjustika’. Allora, ironia della sorte, Vera che condivideva con me una situazione abbastanza simile, un giorno mi disse: “Perché non ti proponi come Rjustika?”

Geniale! Sono corsa all’edicola (  solo in questi casi si ‘corre’ all’edicola…) e ho comprato il ‘Cercalavoro’ con i pochi spiccioli che avevo. Su San Remo, trovo un annuncio che fa per me: “Cercasi coppia per ruolo di custodi e assistenza notturna a signora anziana. Richieste referenze.”

Telefono al numero indicato e mi presento:

“Buongiorno Senjoura, mi chiamo Juovenka Rjustika, am cercata di lavuoro come badant, sorvegliant, ajutant.”
“Ah – dice flautata la signora – in effetti cerchiamo una persona… diciamo con un approccio aperto a più compiti”
“Am otjme referentje di mia Senjuora Advokata a Torino e Doktoresa. Tuto ké vole.”
“ Bene ecco, mi permetta: avrebbe anche un marito per il giardinaggio?”
“ Am marito, amikuo, cognato e anche amant. Tutj omini ke vole.”
“ Perfetto, allora ecco, noi proponiamo uno stipendio base di 2500 euro e la casa della servitù… ehm degli operatori domestici, come si dice adesso. Mi dica quando possiamo fissare un appuntamento.”
“ Jo molto okupat cum nuove proposte. Poj se per me bene, rikiama.”

Ecco, questo è stato il La. Nel pomeriggio avevo già buttato giù le prima righe di ‘Pane amore e cetrioli ’, la prima stesura del romanzo che avete appena letto. Lo tenevo lì e ogni tanto aggiungevo qualche episodio, qualche battuta. Fantastica Rjustika, un alter ego ironico e positivo che ci ha salvato entrambe in momenti estremi. Mi piace chiamarlo ‘personaggio salvagente’ perché mi fa galleggiare sicura, proprio come i bambini; più allegri e contenti quando hanno un bel ciambellone leggero e colorato intorno alla vita.

Mja senjuora diventata badant, sorveliant, ajutant.
Muolto inspjrata per scrivere nostra storia beljsima. Jo muolto huonorat.

Vita Rjustika

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